Registriamo l'ennesima caduta di stile del capitano dell'as roma Francesco Totti. Durante la conferenza stampa pre-derby (che Totti non giocherà) e dinanzi ad una folta schiera di giornalisti in adorazione, il calciatore che detiene il record storico di derbies persi si è permesso di sbeffeggiare l'allenatore biancoceleste 66enne Edoardo Reja e di 'declassare' a gabbiano il simbolo della SS Lazio e delle antiche legioni dell'Impero di Roma.
Detto ciò nulla di nuovo, basta infatti ripercorrere le tante 'perle' negative (sputi, schiaffi, calcioni, insulti...) della ventennale carriera del giocatore romanista (tutt'altro che un campione), ormai più show man televisivo che professionista di calcio...
Detto ciò nulla di nuovo, basta infatti ripercorrere le tante 'perle' negative (sputi, schiaffi, calcioni, insulti...) della ventennale carriera del giocatore romanista (tutt'altro che un campione), ormai più show man televisivo che professionista di calcio...
Va ricordato, anche se noto, come la cultura non sia la caratteristica migliore di Totti; basta infatti rimembrare che l'idolo della tifoseria giallorossa, che si vanta di essere "romano de Roma", è stato capace, anni fa, di tatuarsi un gladiatore sulla scia del
noto film hollywoodiano, pensando che ciò fosse l'essenza dell'esser discendente di Giulio Cesare, ignorando che nell'antica Roma il gladiatore fosse un semplice schiavo...
Inoltre, offendendo con la solita mancanza di stile il simbolo della SS Lazio, il capitano romanista non solo ha deriso l'emblema dell'Impero Romano e del primo football club fondato dai romani, ma ha anche, poco sagacemente, alimentato gli animi di una partita già bollente di per sè.
In conclusione, e ringraziando ancora una volta il mio papà che mi ha reso Romano e Laziale non accorpandomi alla massa, vi invitiamo a leggere un articolo dello scrittore, giornalista, regista ed autore televisivo Giancarlo Governi, che dall'alto della sua cultura (e Lazialità) ha dato una breve ma significativa lezione di storia all'ignorante Francesco Totti (inteso letteralmente come chi ignora, dal greco gnor-izein (conoscere) attraverso il latino ignorare (in - gnarus, che non sa).
Link all'articolo di G.Governi: qui