La Lazio abdica e, salvo improbabili sviluppi, abbandona la corsa al terzo posto...Così come già accaduto un anno fa, sempre ad Udine, la Lazio perde il match crocevia della stagione, giocando male, senza idee e grinta, creando una sola azione degna di tal nome. Una gara chiaramente impostata nel tentativo di portare a casa un utile (?) 0 a 0, rinunciando, totalmente e complice anche le solite croniche assenze, alla fase d'attacco. Quello che fa più male ai tifosi però, più del risultato e del non gioco, è la sceneggiata isterica vista subito dopo il secondo gol dell'Udinese, che è tecnicamente irregolare (vedi regolamento Aia pag.52 reg.5) ma pur sempre ininfluente sul risultato finale (non invece per un'eventuale classifica avulsa, e qui ci sarebbe da approfondire) e verificatosi in seguito ad un ingannevole triplice fischio partito probabilmente dalla tribuna centrale. Durante le scomposte proteste (dov'era quella cattiveria durante i 90 min di gioco?) la Lazio, oltre alla gara, ha perso la faccia, 'grazie' anche e soprattutto a quei dirigenti (o pseudo tali) che sono scesi addirittura in campo, nel tentativo di far invalidare la rete friulana e rivendicare chissà quale ingiustizia decisiva. Tare, De Martino (e ovviamente il loro mentore Lotito) non sono degni di rappresentare un club antico e prestigioso come la SS Lazio 1900, anche perchè una società seria, in virtù di una irregolarità tecnica, avrebbe agito nelle sedi opportune e con criterio, parlando e spiegando nel dopo gara. Fin quando ci saranno loro a decidere le sorti biancocelesti la mediocrità regnerà sovrana; senza programmazione, intelligenza e competenza gestionale si è purtroppo destinati a fallire. In un campionato mediocre come quello attuale sarebbe bastato poco per raggiungere il terzo posto ed invece, a gennaio, quando si poteva indirizzare positivamente il campionato della Lazio, la squadra è stata inspiegabilmente (o volutamente) indebolita, facendo finta di non vedere le già allora evidenti problematiche (infortuni, età avanzata di molti elementi e ricambi nei ruoli chiave). La totale debacle di gioco e risultati degli ultimi due mesi è stata solamente la naturale conseguenza della mal gestione societaria, con i giocatori che ad un certo punto hanno semplicemente finito la benzina, abdicando. Nonostante la classifica dica che la Lazio sia ancora in corsa per la piazza Champions, rimane difficile credere in un cambio di tendenza nelle restanti tre giornate di campionato. Allo stato attuale la speranza più concreta diventa quella di approdare almeno in Europa League, concludendo la stagione davanti ai rivali giallorossi. In una parola: mediocrità. Nonostante tutto, sempre Forza Lazio (e Lotito Vattene!).