Stefano De Martino |
Siamo alle solite.
Durante Lazio - Palermo i telecronisti di Sky Sport, i signori G.De Rosa (telecronista) F.Causio (commentatore) e A.Alciato (bordocampista) hanno completamente inventato un episodio di razzismo da parte dei tifosi della Lazio, segnalando buhuuu nei confronti del giocatore di colore Afriyie Acquah. La notizia è stata ripresa da molte testate giornalistiche, sia a poche ore dalla fine della partita, sia il giorno seguente.
In realtà (e chi era allo stadio potrà confermare) questi ululati non sono mai avvenuti, trattandosi di normalissimi e sonori fischi molto usati dalla tifoseria biancoceleste durante le azioni della squadra ospite di turno. La prova di ciò è inattaccabile (basta rivedere la partita integrale), ed è evidenziata anche dal giudice sportivo, che in data 26 settembre, non ha emesso nessuna sanzione a carico della SS Lazio, così come invece previsto dal regolamento in caso di dimostrazioni di stampo razzista.
Ora, precisati i fatti, andrebbe capito come mai i dipendenti di Sky citati abbiano 'confuso' fischi con ululati razzisti, mettendo in cattiva luce, ancora una volta, la tifoseria biancoceleste.
I tifosi Laziali hanno giustamente protestato con il marketing di Sky, inviando centinaia di email, alcune con disdetta allegata, alzando un coro unanime d'indignazione per l'ennesimo tentativo di far apparire una realtà distorta e mirata a screditare la Curva Nord. Ma se i tifosi della prima squadra della Capitale hanno agito con i fatti, non altrettando ha fatto l'ufficio stampa della SS Lazio, che ancora una volta è rimasto colpevolmente in silenzio.
In realtà (e chi era allo stadio potrà confermare) questi ululati non sono mai avvenuti, trattandosi di normalissimi e sonori fischi molto usati dalla tifoseria biancoceleste durante le azioni della squadra ospite di turno. La prova di ciò è inattaccabile (basta rivedere la partita integrale), ed è evidenziata anche dal giudice sportivo, che in data 26 settembre, non ha emesso nessuna sanzione a carico della SS Lazio, così come invece previsto dal regolamento in caso di dimostrazioni di stampo razzista.
Ora, precisati i fatti, andrebbe capito come mai i dipendenti di Sky citati abbiano 'confuso' fischi con ululati razzisti, mettendo in cattiva luce, ancora una volta, la tifoseria biancoceleste.
I tifosi Laziali hanno giustamente protestato con il marketing di Sky, inviando centinaia di email, alcune con disdetta allegata, alzando un coro unanime d'indignazione per l'ennesimo tentativo di far apparire una realtà distorta e mirata a screditare la Curva Nord. Ma se i tifosi della prima squadra della Capitale hanno agito con i fatti, non altrettando ha fatto l'ufficio stampa della SS Lazio, che ancora una volta è rimasto colpevolmente in silenzio.
Principale imputato Stefano De Martino, responsabile della Comunicazione della S.S.Lazio, che non ha rilasciato nessuna dichiarazione sulla vicenda, nè pubblicamente nè sul sito ufficiale della società. Stesso atteggiamento da parte del presidente Claudio Lotito.
A quando un ufficio stampa serio e competente?