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101 personaggi che hanno fatto grande Roma: indovinate chi c'è?


copertina libro
Le guide del genere "100  cose  da  fare almeno una volta nella vita" continuano a uscire a getto continuo, come un'epistassi di idee stereotipate, e quelle sulla città di Roma sono ormai talmente tante che si è perso il conto. Una tipologia di opera che è diventata un vero e proprio filone commerciale (e redditizio) riservato alle librerie. In quest'articolo parliamo di un nuovo capitolo di questa corrente letteraria, che ovviamente ha a che fare, in maniera filo romanista ed anti Laziale, con le tematiche del nostro sito.
Parliamo del testo edito dalla Newton Compton: "101 personaggi che hanno fatto grande Roma" di Sabrina Ramacci. La didascalia del libro riporta quanto segue: Grandi imperatori dell'antichità, pontefici, illustri pensatori, politici, poeti, filosofi, scienziati, artisti e protagonisti dell'età contemporanea. Una straordinaria galleria di personaggi che ripercorre la millenaria storia di Roma. Uomini e donne che hanno contribuito alla crescita culturale della Città Eterna e del nostro Paese.
Da Ottaviano Augusto a Marco Aurelio, da Seneca a Enrico Fermi, da Trilussa a Pasolini, da Michelangelo a Raffaello, da Bernini a Borromini, da De Sica a Rossellini, da Vittorio Gassman ad Anna Magnani, fino a icone contemporanee come Alberto Sordi. 101 simboli di Roma e della romanità, ma anche "geni di importazione", che hanno reso questa città la capitale politica e artistica del nostro Paese.
In sostanza personaggi che, nei loro rispettivi campi, hanno scritto la storia di Roma e non solo. Sorridendo, ironicamente, data la prevedibilità della cosa, abbiamo notato che in copertina, accanto a personaggi del calibro di Giulio Cesare, Costantino ed Alberto Sordi, viene menzionato anche Francesco Totti. Così come era già accaduto per il libro su Francesco Borromini ci siamo chiesti ancora una volta cosa accomuni un Giulio Cesare qualunque al 'maggico' e sportivissimo capitano giallorosso ed abbiamo deciso di consultare accuratamente il testo, scoprendo al suo interno altre perle di propaganda romanista.

L'interno del libro, ma lo si evince già dall'indice, è diviso in categorie quali imperatori, politici, pontefici, musicisti, attori ecc.
Una sezione è dedicata al calcio e qui arriviamo al punto di nostro interesse.
Il segmento calciatori di Roma, da pag. 273 a pag. 279, comprende appena quattro nominativi. Quali? Detto fatto: Amedeo Amedei, Falcao, Totti e Fulvio Bernardini. Tutti personaggi riconducibli all'as roma, eccezion fatta, ma solo in parte, per Bernardini. Su Fuffo Nostro (così veniva chiamato Bernardini) l'astuta Ramacci trova l'appiglio per scrivere ai lettori che i Romani hanno scolpito nel cuore la passione per la loro squadra dal 22 luglio 1927 quando nasce (citiamo testualmente le parole della scrittrice) la società calcistica della capitale. La Ramacci, provando anche a dare un tocco leggendario al racconto (sarebbe interessante sapere le fonti della scrittrice oltre a wikipedia) ci dice anche che Bernardini fu praticamente costretto a diventare un calciatore della SS Lazio, nonostante il desiderio di indossare la maglia della Fortitudo (che nel testo viene indicata ovviamente come uno dei clubs "antesignani dell'as roma"). Poi giusto un cenno alle stagioni di Bernardini in biancoceleste (con tanto di finale scudetto persa) e al fatto che Fuffo, nel 1925, divenne (mentre era un giocatore della Lazio, ma su questo la scrittrice sorvola) il primo giocatore romano e centromeridionale a ricevere l'ambito onore di indossare la casacca della nazionale italiana.
Poi il geniale finale, quando si racconta che dopo la fine della carriera in giallorosso, approdò come allenatore in altri lidi, non specificando quali (Fiorentina, Lazio, Bologna) ed omettendo la vincita della Coppa Italia nel 1958, quando Bernardini era allenatore dei biancocelesti capitolini. Il capitolo su Fuffo si conclude con un'altra perla, in cui si racconta che il centro sportivo di Trigoria è oggi a lui dedicato, dove si allena una delle squadre più amate del campionato e dove per semplice curiosità o in rigoroso pellegrinaggio molti cittadini vanno per assistere agli allenamenti dell'as roma. Si, avete letto bene, per curiosità o pellegrinaggio, tipo santuario...

Nella sezione sport (ma in realtà in tutte le 334 pagine del libro) la SS Lazio, ovvero il primo football club fondato a Roma e da romani nel 1900, non viene ritenuta, secondo la solerte scrittrice, degna di associazione alla città di Roma, con nessun giocatore Biancoceleste meritevole. Tutto il contrario dell'as roma, che invece la Ramacci riesce a nominare anche nelle sezioni riguardanti altri personaggi non sportivi, quali Antonello Venditti e Lando Fiorini per via degli inni e Claudio Amendola. Si, avete letto bene anche questa volta: Claudio Amendola, l'attore della fiction tv I Cesaroni, che la scrittrice inserisce nell'elenco dei 101 personaggi che hanno fatto la storia di Roma, specificando anche il difettuccio (l'esser Laziale...) della consorte Francesca Neri.
Sorvolando sul discutibile elenco dei 101 scelti dall'autrice, viene da chiedersi: come mai allora, quando si parla di Trilussa, Anna Magnani o Enrico Montesano, la Ramacci dimentica improvvisamente il calcio?
Per la cronaca il libro è stato anche presentato dall'autrice il 14 giugno 2011, nella centralissima sede romana della Feltrinelli in via del Babbuino, con tanto di nota sul Corriere della Sera (vedi qui).

Concludiamo indirizzando due parole alla sig.ra o sig.rina Ramacci:
Premesso che non abbiamo nulla di personale nei suoi riguardi, non conoscendola, ci permettiamo, da tifosi Laziali ma anche e soprattutto da cittadini Romani di fare alcune considerazioni sulla sua opera, che chiaramente non compreremo.

1) Nella sezione Calciatori del suo testo manca incredibilmente un ragazzo di Roma che ha onorato la sua città di nascita collezionando, con la maglia della SS Lazio e poi con quella del Milan e della Nazionale, trofei in tutto il mondo. Il suo palmarès, di gran lunga superiore a tutti i nominativi da lei scelti per ovvie ragioni, è il seguente: 3 scudetti - 3 coppe italia - 4 supercoppe italiane - 1 coppa delle coppe - 1 supercoppa europea - 2 champions league - 1 mondiale per club - 1 campionato europeo under 21 - 1 campionato del mondo. Il nome di questo ragazzo, caro sig.ra o sig.rina Ramacci, è Alessandro Nesta. Prenda nota...

2) Nel complesso poteva essere un libro ben scritto e piacevole da leggere sulla città di Roma e alcuni personaggi importanti. Peccato che la sua fede calcistica (o chi l'ha consigliata in caso lei non segua i giallorossi) abbia offuscato il testo e reso meno credibile il suo pur ottimo lavoro letterario. Un umile consiglio: metta da parte l'aspetto calcistico e svolga tranquillamente il suo mestiere di giornalista/editor (nel quale sarà sicuramente preparata) togliendosi la sciarpa giallorossa dal collo; ne guadagnerà sicuramente in credibilità professionale...

Scritto da Aquila Romana