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Curva Nord SS Lazio: 'alla Renella'

Prima del derby vinto dalla prima Squadra della Capitale è andato in scena l'ennesimo grande spettacolo allestito dalla Curva Nord Laziale, intriso ancora una volta di pura romanità.

Per quelli che si professano romani dell'Impero seguendo la massa e tifando un club che di Roma porta solo il nome, consigliamo di leggere quanto segue, in quanto ci è giunta voce che nessuno dei 'residenti' della curva sud giallorossa sia riuscito a capire la scenografia allestita impeccabilmente da chi Romano (e quindi Laziale) lo è da generazioni e generazioni.

''...Se er papa me donasse tutta Roma e me dicesse lassa annà chi t'ama, io je direbbe no Sacra Corona..."

Tradotto: La LAZIO non la cambio nemmeno per tutto l'oro del mondo!

Le parole sono tratte da un celebre, antico ed anonimo canto romano, conosciuto anche con il titolo "Alla Renella" (via dell'antico rione Trastevere). L'intitolazione alla renella è un omaggio all'aspetto antico di questa zona di Roma, prima dei muraglioni innalzati sulle sponde del Tevere alla fine dell'Ottocento. Renella deriva da arenella, che proviene a sua volta dal latino arenula, la sabbia fluviale che, depositata dal Tevere, formava in questo punto della sponda del fiume un arenile nei periodi di magra. 

In poche parole la città di Roma nella sua essenza...


Di seguito il testo completo:

A tocchi a tocchi la campana sona,
li turchi so' arivati a la marina.
Chi c'ha le scarpe rotte le risola,
io già l'ho risolate stamatina.

  Come te posso amà (2 volte)
  si scappo da sti cancelli
  quarcuno l'ha da pagà.

All'erta all'erta la campana sona,
li turchi so arivati a la marina.
Viva li monticiani e viva Roma
viva la gioventù trasteverina.

  Come te posso amà...

Se il papa me donasse tutta Roma,
me lo dicesse "Lassa annà chi t'ama"
me lo dicesse "lassa annà chi t'ama"
io je direi de no, sacra corona.

  Come te posso amà...

Come te possò amà,che c'ho marito?
sposete mi sorella,me sei cognato
Sposete mi sorella,me sei cognato
e da cognato me diventi amico.

  Come te posso amà...

Amore amore manneme un saluto
che sto qui a San Micchele carcerato.
So addiventato n'arbero caduto,
da amici e da parenti abbandonato.

  Come te posso amà...

Amore amore manneme un saluto
che so a Reggina Celi carcerato,
e da nessuno più so' conosciuto
da amici e parenti abbandonato.

  Come te posso amà...


Come sempre per storia e tradizione da voi nessuna lezione. Dal 1900 i veri Romani tifano SS Lazio.